domenica 21 novembre 2010

Desktop War: la guerra è persa ?

Girovagando, mi sono imbattuto sul blog di James Gosling (e chi cazz'è ?) cioè il creatore da Java, licenziatosi qualche mese fa, dopo l'acquisto di Sun da Oracle. Mi ha colpito il suo post "Desktop Linux: the dream is dead", ossia Gosling si trova d'accordo ad un blogger di Pc World, che sostiene che la famosa guerra dei desktop per Linux è persa, e che, se doveva essere vinta, sarebbe dovuto accadere nel 2008, l'anno dei netbook.
Credo che il punto di maggior interesse nel post di Gosling sia il seguente
For desktop software, the service-and-support model doesn't work. To be successful, desktop software has to "just work". Some folks do shareware or donateware, but it's not very successful: such models rarely generate enough money to keep the developers fed. And the packaging model of most of the distributions discourages economic models: they slurp up the source and compile it themselves, holding on to the relationship with the user. Money isn't evil: it's just a way of keeping score in a barter economy. I'm happy to trade code for food. And it doesn't take much money to make things work: look at the iPhone app store. If the Gimp cost a few dollars, the development team could put a lot more energy into the Gimp and it would be hugely better for it. Developers follow the money. They aren't evil, they just need to be fed and housed
Come dargli torto, ad esempio quando dice Sono felice di scambiare codice per cibo o quando sottolinea Gli sviluppatori cercano soldi, non sono il diavolo, semplicemente ne hanno bisogno per vivere ? Io sono il primo a voler essere pagato se lavoro 8 ore per scrivere ... codice, e d'altronde... non ci trovo niente di male, anzi !
Già, eppure Linux esiste, è un sistema bellissimo, iperstabile, veloce e ci sono già tanti software. Com'è possibile che siamo arrivati a questo punto, se gli sviluppatori cercano soldi  ?
E' il fenomeno dell'Open Source, una sorta di comunismo informatico, e nell'informatica ... funziona. 
Certo, è lento, qualsiasi progetto parte piano. Lo sviluppatore che ci si dedica lo fa per hobby inizialmente, lavorandoci magari nei week end piovosi... però intando scrive codice, risolve problemi, ed il codice resta li e non si deteriora. Poi piano pian la cosa diventa grande, fino, come spesso accade, a superare gli equivalenti commerciali, o almeno ad avvicinarsene !
E allora è li che uno si chiede: com'è possibile ? Semplicemente perchè il codice rimane... non va a male,  non si deteriora. E' come la Divina Commedia.
Ecco perchè il futuro nell'informatica sarà sempre più Open Source, software libero ed aperto, e la stessa informatica e la stessa rete Internet saranno sempre più sentiti come dei servizi di base o sociali come l'acqua che beviamo o l'aria che respiriamo.
Il codice aperto c'è. Rimane li. Svolge dei lavori a noi utili (il browser, la posta ... etc.) e alla fine diventa patrimonio di tutti, proprio come la Divina Commedia.
Ecco perchè non credo proprio che Linux sia destinato a morire col tempo... anzi, il suo destino è semplicemente quello di crescere, lentamente certo, ma ... crescere !

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